Amor proprio

L'espressione amor proprio, ha il significato generico di "amore di sé" inteso come autonomo comportamento di rispetto della propria condizione umana. Si tratta di un sentimento naturale da valutare positivamente poiché è diretto all'autoconservazione dell'individuo, ossia «quella forte affermazione che la natura ci ispira per noi stessi».[1]

Tuttavia esso diventa un principio negativo

«in quanto, nascendo dal confronto con gli altri, si configura come sentimento sociale ed è quindi subordinato all’opinione... appena, infatti, si prende l’abitudine di misurarsi con altri ed uscire da se stessi per assegnarsi il primo e il miglior posto, è impossibile non provare avversione per tutto ciò che ci impedisce di essere tutto.»[2]

François VI, duc de La Rochefoucauld, prince de Marcillac
  1. ^ François-Vincent Toussaint (1715-1772) Les moeurs (in Giuseppe Agostino Roggerone, Figure e problemi dell'età dei lumi, Milella, 1986, p.52)
  2. ^ Jean-Jacques Rousseau, Dialogues, II, O.C., I, pp. 806-807 ; trad. it. S.A., pp. 898-899

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